La cessione del quinto è ad oggi il prestito personale più conveniente in Italia, infatti negli ultimi anni i tassi di vendita di questo prodotto si sono posti sotto il livello medio di quelli applicati per i Prestiti Personali. Questo è avvenuto grazie all’introduzione di nuovi parametri bancari sull’assorbimento patrimoniale del prodotto e perché è una forma di finanziamento molto pratica, vantaggiosa, senza particolari garanzie ma che gode di coperture assicurative previste di Legge.

Ma allora perché la Cessione del quinto può essere rifiutata?

Solitamente i requisiti che bastano per accedere alla Cessione del quinto dello stipendio o pensione sono:
Per dipendenti di aziende private, un’assunzione a tempo indeterminato con relativo TFR accantonato presso il datore di lavoro o presso un fondo pensionistico escutibile e che dia copertura al montante dell’operazione
Per i Pensionati, essere titolari di una pensione da lavoro dipendente, di almeno 600 euro
• Infine dipendenti pubblici e statali, un contratto a tempo indeterminato da almeno 3\6 mesi con superamento del periodo di prova. Pertanto tutte le volte che non si hanno questi requisiti minimi e basilari, si può incappare in un rifiuto dell’operazione.
Dipendenti privati
Per questa categoria di lavoratori oltre a quanto esposto, la richiesta di cessione del quinto può essere rifiutata se non si ha almeno un anno di anzianità lavorativa o perché l’azienda presso cui il dipendente lavora non ha i requisiti minimali per essere assumibile come ad esempio meno di 15 dipendenti. Altro fattore da non escludere è lo stipendio che non può mai scendere sotto ai 513 euro di reddito disponibile.
Pensionati
Nel caso in cui il richiedente fosse un pensionato, il rifiuto potrebbe avvenire a causa della tipologia di pensione percepita. Come evidenziato precedentemente, l’Inps esclude alcune categorie pensionistiche dalla lista di quelle finanziabili come: l’invalidità civile e la pensione sociale. Inoltre verrà considerato lo stato di salute del pensionato e in alcuni casi potrebbe essere richiesta la compilazione di un certificato medico attestante le diverse patologie. Altro motivo potrebbe essere l’età al momento della richiesta, infatti una volta compiuti gli 80 anni diventa sempre più difficile ottenere il prestito.
Dipendenti pubblici
Per i dipendenti pubblici o statali, il rifiuto della cessione del quinto è meno comune, in quanto questa categoria di dipendenti è quella che storicamente meglio si associa alla cessione del quinto. Tuttavia il quadro normativo impone attenzione ai dipendenti che hanno un’anzianità lavorativa molto elevata e che sono prossimi alla pensione, in quanto si dovrà rispettare il dato combinato età/anzianità lavorativa, 62\38.Per tutti i dipendenti e pensionati, Banca d’Italia richiama ad ottemperare grande attenzione alla concessione dei prestiti, in modo che il Cliente finale sia sempre tutelato ed indenne da eventuali rischi operativi, soprattutto ad evitare che possa sovra indebitarsi al di sopra delle proprie possibilità di rimborso.
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