Si è svolta al Teatro Comunale di Russi (Ravenna) l’Assemblea degli Azionisti della Cassa di Risparmio di Ravenna Spa (privata ed indipendente) presieduta da Antonio Patuelli.
In sede straordinaria l’Assemblea ha modificato all’unanimità alcuni articoli dello Statuto sociale innovando la ragione sociale della Banca che da ora in poi sarà “La Cassa di Ravenna Spa”, cancellando la dizione “di risparmio”. In tal modo si evidenziano maggiormente le specificità inconfondibili della Cassa di Ravenna, innovando nella continuità.
Quindi, in sede ordinaria, l’Assemblea della Cassa di Ravenna Spa ha approvato all’unanimità il bilancio 2017 presentato dal Direttore Generale, Nicola Sbrizzi, e dal Consiglio di Amministrazione che ha chiuso con un utile netto di 16 milioni e 903 mila euro (+0,16% nei confronti del 31.12.2016) che sarebbero stati 20 milioni 361 mila euro se non vi fossero stati i contributi e gli altri oneri riguardanti i salvataggi di banche concorrenti disposti dalle competenti Autorità.
La Cassa evidenzia una raccolta diretta da clientela di 3.247 milioni di euro (+2,53%), una globale di 8.395 milioni di euro (+4,80%), impieghi per 3.368 milioni di euro (+ 10,48%); i mutui sono cresciuti del 7,24%; le sofferenze nette sono risultate il 3,34% del totale degli impieghi netti. Il numero dei conti correnti è aumentato del 5,51%.
Il “Cet1” della Cassa al 31.12.2017 è risultato del 14,74% e il Total Capital Ratio del 19,65%.
L’Assemblea ha approvato la distribuzione di un dividendo lordo in contanti di 0,40 euro per azione, con la possibilità per ciascun azionista di optare per il pagamento del dividendo in azioni (senza tassazione, a differenza dell’incasso del dividendo tassato al 26%), in ragione di una azione ogni 43 possedute.
La distribuzione del dividendo ininterrottamente per il ventiquattresimo anno consecutivo (sempre dopo aver effettuato accantonamenti) per gli azionisti della Cassa di Ravenna è motivo di grande soddisfazione e anche di alta utilità sociale in particolare per le benemerite iniziative dell’azionista Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna.
Il Presidente Antonio Patuelli, nelle “Considerazioni finali” della Relazione, ha affermato che i dieci anni della crisi economica più grave che l’Italia abbia subito, in tempo di pace nell’ultimo secolo, sono stati superati dalla Cassa di Ravenna, privata e indipendente, senza ricorrere ad aumenti di capitale onerosi per gli azionisti, accantonando prudenzialmente anche parti cospicue dell’utile netto maturato ogni anno e distribuendo dividendi per il ventiquattresimo anno consecutivo senza mai prelevarli dalle riserve, anzi incrementandole.
Tutti i punti all’ordine del giorno dell’Assemblea straordinaria e ordinaria della Cassa di Ravenna sono stati approvati all’unanimità.
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